Un luogo d’Arte e Bellezza

“Via dell’Oro, Via della Regina, Via del Carmine, Vicolo Mortaio, Piazza del Mercato, Via dell’Amore: questi alcuni degli angoli nascosti che raccontano la storia di una città fortificata, l’antica Cosmopoli, fondata nel 1548 per volere di Cosimo de’ Medici, e che vivono dentro  le sue mura, conservate nella loro più genuina essenza. Sono pezzi di un’epoca che non c’è più. Simboli di una Portoferraio del passato  che attendono solo di essere riscoperti.”

Parto da qui! Parto dal “cuore pulsante” di Portoferraio citando la storica elbana Gloria Peria (che spesso “presta la sua penna” al magazine Elba Per2) per raccontarvi la storia di un angolo di Portoferraio al quale sono particolarmente legata perché mi ricorda l’odore della vernice, il profumo della salsedine, ancore, boe e cime, ferro e chiodi… Mi ricorda l’infanzia, il lavoro… le mie radici.  Una “scorcio” di Vita!! In Via Porta Nuova c’andavo con il mio babbo, come diciamo noi toscani, quando doveva fornire ad un cliente del materiale che “in bottega” non aveva. Mio padre era un commerciante di ferramenta, articoli nautici e colori; discendeva da un’antica famiglia elbana impegnata da generazioni nel commercio. Ma torniamo a Via Porta Nuova! Via Porta Nuova, come adesso, era una via chiusa, in parte divisa da un cancello sul quale c’era e, tutt’ora, c’è scritto “Zona militare, limite invalicabile”. All’inizio della via  si trovava il panificio “Da Pechino” e la Lavanderia Sole di  Gaetano Donati; più avanti, oltre il cancello, la Caserma dei Carabinieri,  molti anni fa trasferita in Viale Elba, che da una parte guardava il mare e dall’altra si affacciava sui magazzini del mio babbo Marcello. In uno di questi aveva la bottega Meros, un caro amico di mio padre. Lui forgiava il ferro, il mio babbo lo vendeva… Dietro ai magazzini (in totale sei, 4 all’interno del cancello e 2 all’esterno) in una corte, ai piedi delle Fortezze Medicee si trovava un marmista, GiulioVenturini. Non ricordo chi altro ci fosse. Ricordo però il Grigolo e il Mercato Vecchio, ex Arsenale delle Galeazze, poco lontani da Via Porta Nuova, dove uomini e donne “urlavano” di prima mattina, incitando gli avventori a comprare il pesce appena pescato, disteso su banchi di marmo…

Ricordo la frutta e la verdura che “straripava” dai banconi che sembravano quadri pieni di colore. Ricordo la Vita che “pulsava” ovunque: il brusio e il vociare delle “genti”, e la frenesia del commercio la rendevano un paese vivo. Erano gli anni ’70, gli anni del boom turistico. Ricordo il mercatino del venerdì che popolava Piazza della Repubblica e Via del Mercato Vecchio, mentre le carrozze sostavano in Piazza Cavour in attesa che mogli e madri fiere dei loro acquisti casalinghi, vi salissero sopra… Quanti ricordi!!!  Chissà! Forse era un po’ come nel passato quando Portoferraio era «luogo di feste, incontri, scambi commerciali. La Porta a Mare dell’antica Cosmopoli, antistante il Molo Elba, era l’unico accesso alla città insieme alla Porta a Terra poiché le possenti mura racchiudevano, come un forziere, proteggendola, quella che nei secoli si è trasformata in una ridente ed operosa città, conosciuta da mercanti, soldati, marinai che qui trovavano rifugio […]. Qui era tutto un pullulare di osterie, fiorenti botteghe di artigianato, case piccole e sovraffolate con orti, giardini e frutteti.»  Questo ci racconta Gloria Peria della Portoferraio di un tempo.

Portoferraio, in ogni suo angolo e scorcio, è ancora un luogo pieno di fascino. Dobbiamo solo scoprirlo! Ci sarebbe molto altro da raccontare di questa “città” che mi ha dato i natali, ma i ricordi mi riportano nuovamente in Via Porta Nuova. Oggi i magazzini del mio babbo, un tempo le botteghe dei miei bisnonni e trisnonni, hanno rivisto la luce con un’importante ristrutturazione che ha dato vita all’Atelier I Magazzini, uno luogo d’Arte e Bellezza. Qui “vivono” i ricordi di una famiglia che mostrano il valore e l’essenza del passato: oggetti che hanno un’anima, oggetti a me molto cari. Ho sempre pensato a questo luogo come ad uno spazio dove si lavora e si crea, dove l’Arte prende forma e dove si “racconta l’Arte”. Come il fabbro un tempo forgiava il ferro, io qui plasmo le idee di tante coppie. Qui progetto e creo eventi. Qui sogno… L’emozione provata nella concretizzazione di questo progetto ambizioso è stata tanta per aver reso uno spazio ormai fatiscente un “gioiello”, per me, di rara bellezza. Incredula, ho assistito alla “rinascita” delle mie origini. Non potevo non condividere questo luogo e questo mio sentire con chi, come me, parla attraverso l’Arte.  Belinda Biancotti, Antonella Avataneo, Francesca Groppelli  e Gabriele Diversi sono stati i primi artisti ai quali ho aperto le porte per raccontare la loro Arte che si è ben armonizzata con tutto ciò che parla della mia storia. Ognuno di loro ha un suo sentire, ognuno di loro concepisce l’arte in modo diverso. Antonella Avataneo considera lo sciamano il primo artista che dipinse, perché un desiderio della sua tribù magicamente divenisse realtà. Fondamentalmente persegue questo pensiero filosofico e cioè che se si vuole che il bello e la luce entrino nel mondo, si deve dipingere la luce, il bello, il colore. Belinda Biancotti dipinge per portare alla luce il potenziale presente in ogni persona affinché diventi consapevole di avere in se stessa tutte le risorse per realizzare i propri sogni. Francesca Groppelli è un’artista in continua ricerca. Crede nel recupero e per contrastare gli sprechi da anni recupera carta e cartoni con i quali realizza opere d’arte. Si considera un’alchimista contemporanea che trasforma gli elementi “di recupero” in Arte. Gabriele Diversi è un giovane artista che grazie all’osservazione dal vero e al disegno si rende conto di quanto la realtà sia sempre mutevole. Disegna per vedere le forme sempre diverse. Dipende dal giorno, dall’ora in cui le guarda, ma anche dalle luci, da se stesso e da altri mille dettagli. Non mi resta che invitarvi a scoprire un angolo di Portoferraio dove si lavora e si crea, dove l’Arte prende forma e dove si “racconta l’Arte”. 

Organizzazione eventi e matrimoni Isola d'Elba, Arcipelago Toscano, Toscana

L’articolo è stato scritto per il magazine di promozione turistica Elba Per2 e non solo… Edizione 2022/2023 da Rossella Celebrini,  autrice del progetto Atelier “I Magazzini” e titolare del brand Rossella Celebrini Events Luxury Experiences in Tuscany.

Ph. Credit Daniele Anichini