Un matrimonio ai tempi di Napoleone

Innocenza, la Rosière elbana di Napoleone 

In occasione del Bicentenario Napoleonico della morte dell’Imperatore francese che si celebra quest’anno il 5 maggio 2021, pubblico questo prezioso contributo della storica Gloria Peria che ha scritto per il magazine di promozione turistica Elba Per2 (Edizione 2014). Napoleone Bonaparte è presente in ogni luogo dell’isola d’Elba e non solo. Oggi vogliamo celebrarlo con il matrimonio di Fortunato e Innocenza e a breve con un progetto a Lui dedicato. Buona lettura!!!

Basandomi fondamentalmente su dati storici ricavati attraverso lo studio di diversi documenti d’archivio, ho ampliato la realtà dei fatti aggiungendo alcuni elementi  di fantasia per realizzare questo breve racconto.

Da quando governano i francesi, è consuetudine dare una dote di cinquecento franchi ad una ragazza che si sposi la prima domenica di dicembre per commemorare l’incoronazione di Sua Maestà e la memorabile battaglia di Austerlitz. Quest’anno però, ci saranno dei cambiamenti. Abbiamo qui a Portoferraio l’Imperatore in persona e per Sua decisione, la festa di San Napoleone, associata a quella dell’Assunzione di Maria Santissima e al ristabilimento della religione cattolica nell’impero francese, sarà celebrata più sfarzosamente del solito. Sua Maestà ha deciso di elargire una dote di seicento franchi (che saranno estratti dalle casse del Comune) ad una rosière di Portoferraio, una ragazza onesta e povera che sposi un  soldato del battaglione dell’Elba proprio  nel giorno del Suo onomastico, il 15 agosto

“Non piangere piccola Innocenza! Devi essere felice di essere stata scelta come Rosière. Vestirai un abito bianco e avrai una coroncina di rose sulla testa… tutto intorno… così! “Madame Blanche sfiora con un dito i capelli e la fronte della giovane e poi sorride. Innocenza va ad aiutare Madame nei lavori domestici. Pulisce i pavimenti e le scale. Ogni tanto può lucidare l’argenteria, come in questo momento. Conoscendo la triste situazione della sua famiglia, è stata Madame a combinare tutto.  L’ha iscritta tra le fanciulle concorrenti al conseguimento della dote voluta dall’Imperatore. Innocenza  è stata prescelta ma non sa ancora chi dovrà sposare  e Madame non sa che in paese, ad agosto, le rose sono rarissime. Dicono che si trovino rigogliose solo nel giardino dell’Imperatore, alla Villa dei Mulini, perché il signor Hollard, il suo giardiniere, le cura come fossero sue figlie. E poi, un abito bianco!  Si dovrà trovare una stoffa un pò più bella della solita canapa che tessono le donne per le lenzuola. L’ultima volta che è arrivata la Santa Maria del Rosario dai mari lontani ha portato a Rebecca, la moglie di Abramo Pardom, diverse pezze tra cui spuntava anche una tela bianca, tutta ricamata: una meraviglia! 

Ma chissà quanto costerà?  I franchi della dote arriveranno dopo il matrimonio e intanto bisognerà pregare Rebecca di concedere credito ancora una volta. Innocenza gliene deve ancora dieci per la lana usata durante l’inverno.  Ma Madame queste cose non le immagina neppure. “Tra poco si festeggerà il giorno onomastico di Sua Maestà”,  si rivolge alla giovane accennando una leggera flessione del capo. “E hai sentito cos’ha detto il nostro Maire Pierre Traditi?”,  Madame imposta la voce. “Qual sarà fra di noi che non spargerà lacrime di tenerezza e di giubilo in sì fausto giorno dedicato a quel genio immortale che  premiò la virtù sfortunata e che assicura in ogni anno dei comodi stabilimenti all’onestà indigente!” “Sei povera”, continua Madame.  “Devi ritenerti già fortunata di essere stata prescelta. D’altra parte, anche se non conosci ancora personalmente il tuo futuro sposo, ti posso dare delle informazioni su di lui: ho saputo che è italiano e, soprattutto, che è giovane. Pensa che per la nascita del Re di Roma, a Milano, Sua Maestà ha voluto dare le doti a due fanciulle estratte a sorte per sposare due militari anziani e benemeriti alla patria!” In effetti, pensa Innocenza, questa è una consolazione.“Chissà se potrò vederlo…. il mio promesso sposo intendo, prima del 15 agosto, Madame Blanche?” “Può darsi”, risponde Madame portandosi un dito sulle labbra. “La sera prima, al tramontar del sole suoneranno le campane e lo sparo dell’artiglieria annuncerà il successivo giorno di festa. Tutti gli abitanti di Portoferraio dovranno illuminare con i ceri le finestre e le porte.  Allora, anche tu dovrai sistemare le candele sul davanzale e io farò in modo di far passare il tuo promesso sposo per via del Paradiso. Dovrò convincere Monsieur Baillard, mon mari, a metterlo di ronda”.  Fortunato, il prescelto dal Tenente Baillard per sposare Innocenza, appartiene alle Brigate dell’isola d’Elba che hanno come caserma due magazzini di fuori di Porta a Mare, nel luogo detto il Gallo. Ha appena vent’anni e un vero e proprio terrore che Napoleone possa tornare a combattere per riconquistare il suo impero portando con sé anche i soldati elbani.  Sposarsi il giorno dell’onomastico dell’imperatore e, per di più con una rosière, spera che gli dia la possibilità di restare sull’isola.  La sera del 14, Innocenza sistema sulla finestra con estrema cura le candele all’interno di due bicchieri di vetro e le accende mentre un giovane della ronda le lancia un’occhiata furtiva. Gli sguardi si incrociano per un istante proprio nell’attimo in cui la ragazza spegne lo zolfanello. La mattina del 15 agosto si celebra il matrimonio religioso in pompa magna nella Chiesa della Natività di Maria, alla presenza delle Autorità civili e militari. Il Vicario, dopo la benedizione dell’anello, officia una solenne messa cantata.  Inginocchiati davanti all’altare maggiore ci sono Fortunato, elegante con la divisa del Battaglione dell’Elba e Innocenza, con un lungo abito bianco ricamato. La ragazza non indossa nessun ornamento se non, sulla fronte, una coroncina di piccole rose bianche spuntata pochi minuti prima della cerimonia dalle mani del piccolo Joseph, il figlio minore di Hollard. Innocenza conserverà per tutta la sua vita con grandissima cura la coroncina di rose. La lascerà in eredità ai suoi figli come un prezioso regalo dell’Imperatore. 

L’articolo è stato scritto da Gloria Peria, responsabile degli Archivi Storici dei 7 Comuni dell’Isola d’Elba per il magazine di promozione turistica Elba Per2 (Edizione 2014).