Il Monte Capanne per scoprire un’altra anima dell’Isola

Da quanti diversi sguardi può essere osservata la bellezza dell’isola d’Elba e quante diverse visioni si offrono ad un unico sguardo? Se ogni conoscere è un riconoscere, cosa risveglia in noi la bellezza di un panorama al punto che siamo disposti ad impegnarci per salire sempre più in alto, permettendo al nostro sguardo di abbracciare più spazio possibile? È evidente che cercando panorami e luoghi che ci diano emozioni cerchiamo di soddisfare l’attrazione che la bellezza di una visione suscita in noi o la sensazione di pace che ci può dare un luogo “ameno”, dove il tempo sembra essersi fermato. In questo riconosciamo qualcosa di antico che non ci è mai appartenuto, ma che riconosciamo come facente parte del patrimonio ereditato da chi ci ha preceduto. È forse questo che ha spinto una giovane coppia di sposi a scambiarsi le promesse d’amore ad alta quota? E cosa induce tutti gli appassionati di montagna ad abbracciare con un unico sguardo l’infinito e a ritrovarsi in questa dimensione, quasi irreale? Nel paradiso terrestre che è l’Isola d’Elba, l’ascensione alla vetta più alta, ovvero il Monte Capanne, alto 1019 metri sul livello del mare, è una delle esperienze più emozionanti che possa capitare. Il panorama è davvero unico poiché lo sguardo, soprattutto nelle giornate più terse, abbraccia tutte le isole dell’Arcipelago Toscano comprese quelle più lontane: Montecristo, Pianosa, Capraia, persino la Corsica. Si tratta di un territorio caratterizzato da boschi misti con lecci e macchia mediterranea che fa da padrona di casa sulle rocce granitiche delle quali il Capanne è il “rappresentante” più imponente. Un turbinio di profumi, sfumature di verde e tanti colori a seconda della stagione in scenari spettacolari, in ogni direzione. E durante l’autunno ci sono persino i funghi, oltre 200 varietà, tra cui il porcino nero. Nel cielo si possono scorgere rapaci in volo che abitano la macchia o intravedere mufloni e daini, nascosti nella vegetazione. La bellezza della natura sulla vetta del Capanne raggiunge l’apoteosi. È un’esperienza difficile da descrivere! Si deve solo vivere. Quando si arriva sulla sommità del monte si avverte un’emozione indescrivibile che fin da subito si sente con un brivido sulla pelle: la percezione dell’immensità e una sensazione di profonda libertà. I paesaggi si sposano con il mare e con l’infinito, suscitando in noi uno stato di sospensione ed elevazione mistica della mente, che si estranea dal corpo. Provare una simile esperienza, permettendo al nostro sguardo di abbracciare più spazio possibile, significa cogliere quella scintilla di infinito che ci appartiene, la minuscola parte di vita che rappresentiamo nell’infinità dell’universo.